Partiamo dalla domanda chiave:
Cosa sono i codici QR?
QR code, o in inglese “quick response code”, sta per Codice a Risposta Rapida e nasce in giappone verso la metà degli anni ’90.
In pratica parliamo di un codice a barre bidimensionale costituito da una sequenza di modulare, o di punti neri, disposti in uno schema a forma di quadrato. Mediante questo codice si ha la possibilità di memorizzare informazioni, basti pensare che un solo crittogramma riesce a contenere ben 7.089 caratteri numerici, 4.296 alfanumerici, 2.953 byte Binario e 1.817 caratteri Kanji/Kana.
Questi dati potrenno poi essere letti e decodificati attraverso apposite applicazioni, disponibili per ogni tipo di smartphone o cellulare di vecchia generazione.
Come usarli?
L’utilizzo più diffuso, è quello di impiegarli come collegamento diretto a indirizzi URl o RSS feed, che rimandino a pagine web, ma è anche possibile memorizzarvi numeri di telefono. Dal momento che la licenza per la generazioni di codici QR è totalmente free, questo sistema è largamente usato come strumento di web marketing, perchè consente di creare un punto di congiunzione tra il mondo digitale e quello offline e fornisce un metodo aggiuntivo per attirare utenti e clienti, attraverso situazioni quotidiane comuni nella vita di ogni giorno.
Alcuni esempi di QR code: si trovano comunemente su gadgets, biglietti da visita, normali prodotti di consumo o per strada allo scopo di fornire informazioni utili…